Lì dove il fiume Adda disegna il confine tra la provincia di Milano e quella di Bergamo si erge il Castello Visconteo di Trezzo. Una tra le fortezze più grandi della Lombardia, ospitò personaggi illustri e passò di mano in mano, segnando il suo destino tra storia e leggende.
La storia in breve
I primi a capire la posizione strategica di questo altopiano furono i longobardi, che qui, costruirono il loro insediamento e le prime fortificazioni volute dalla Regina Teodolinda. Nel corso degli anni alcuni scavi hanno portato alla luce tracce di questi insediamenti. La più importante è la tomba del gigante (viste le dimensioni della persona nobile sepolta), al suo interno furono trovati anelli e sigilli di inestimabile valore storico.
Il primo ad ampliare questa fortezza fu poi Federico Barbarossa nel XII secolo, che aggiunse all’edificio tre torri massicce, ma il periodo più roseo si ebbe solo nel 1300. Per volere di Barnabó Visconti infatti, venne fatta erigere sulle ceneri della precedente fortezza un ulteriore castello militare, toccando così il massimo splendore, torri merlate, ponti levatoi è un imponente ponte comunicante con la sponda opposta. Lo scopo dell’edificio era quello di protezione per la città di Milano.
Negli anni successivi la fortezza fu presa di mira: nel 1416 il Castello iniziò ad andare in rovina, il ponte che collegava la fortezza alle sponde bergamasche fu fatto esplodere.
Le rovine arrivarono poi a noi passando di mano in mano, tra famiglie e privati perdendo sempre più la sua ricchezza ed il suo splendore. Molte parti delle mura vennero tra l’altro scomposte, per vendere la pietra di cui era formato il castello.
Il Castello di Trezzo oggi
Quello che rimane al visitatore di oggi è un grande parco ricco di storia, scoperte e leggende. Potrete visitare liberamente il parco centrale, contornato dalle rovine del castello.Visiterete il museo dei Longobardi per conoscere la nascita del castello e della civiltà che un tempo abitava sul promontorio.
Sono disponibili visite guidate con accesso nei sotterranei/grotte dove potrete vedere il pozzo delle lame e la stanza della goccia utilizzati da Barnabó Visconti, detto il sanguinario, per uccidere amanti e prigionieri. Avrete la possibilità di salire sulla torre alta 42 metri per assaporare la vista del fiume e del panorama circostante.
E per i più avventurosi c’è la possibilità di visitare il castello anche di notte per un tour particolare collegato ai fantasmi del castello.
Orari e prezzi
In settimana il castello è spesso chiuso, le visite si concentrano sopratutto nei week-end, emergenza Covid permettendo.
Costi visita dei sotterranei:
dai 0 ai 6 anni gratis
dai 6 ai 12 anni 3€
Sopra i 12 anni 6€
Visita alla torre:
Dai 0 ai 12 anni gratis
Sopra i 12 anni 3€
Per ulteriori informazioni, per prenotare o saperne di più sulle visite notturne contattare la Proloco di Trezzo prenotazioni@prolocotrezzo.com
Miti e leggende sul Castello di Trezzo
Il Castello di Trezzo é uno scrigno di storia miti e leggende, di seguito troverete tutti i racconti che si celano tra i corridoi e le mura del castello.
Il tesoro di Barbarossa
Si narra che Federico Barbarossa durante la sua intera vita accumulò ingenti quantità di monete, gioielli e artefatti preziosi tra cui la famosa lancia del destino. Prima della sua morte nascose questo tesoro proprio nel Castello, e si narra che qui si trovi ancora. Alcuni pensano che questo enorme patrimonio si possa trovare nei corridoi sotterranei, sotto il letto del fiume, ovviamente protetto dall’esercito fantasma di Federico.
Il Fantasma di Barnabó Visconti
Dopo una lunga vita di battaglie Barbabó venne rinchiuso per sette mesi nei sotterranei del castello, ed è proprio lì che si spense. La causa? Un piatto di fagioli avvelenati consegnatoli per volere di Gian Galeazzo Visconti. Si narra che il fantasma di Barnabó vaga ancora nei sotterranei del Castello.
La fanciulla
Secondo una leggenda, una delle numerose figlie di Barnabó Visconti venne uccisa dal padre e fatta cadere nel pozzo delle lame (altre versioni dicono che fu murata viva) perché si innamorò dello stalliere di corte, relazione non consentita per i parametri dell’epoca. La fanciulla vaga ancora di notte vicino al pozzo del castello.
L’esercito fantasma
Un gruppo di soldati Tedeschi accampati tra le rovine del castello giura di aver condiviso lo stesso identico sogno durante la notte. I soldati vennero accolti da un esercito vestito in modo medievale ed accompagnati nella sala del ricevimento dove banchettarono con soldati e fanciulle. Il giorno seguente si svegliarono tutti in una zona del castello ricoperta di rovi.
La stanza della goccia
Nelle caverne, è presente la famosa stanza della goccia, qui i prigionieri venivano legati, immobilizzati e posizionati sotto un soffitto umido dove in modo continuo cadono gocce d’acqua. In questo modo il cranio del malcapitato si forava, una morte lenta e dolorosa. Si dice che i lamenti delle vittime riecheggino ancora tra le mura del castello.